Sono passati trent’anni, 11 Giugno 1982, dall’uscita nelle sale cinematografiche statunitensi del capolavoro di Steven Spielberg, “E.T.” – la pellicola arriverà in Italia solo a Dicembre dello stesso anno – ma politicamente è passato un secolo. E’ sì finita la guerra fredda tra USA ed URSS ma le condizioni complessive dell’Umanità non sono migliorate granchè. Nuovi Paesi sono emersi economicamente, proponendosi come guida economica del Pianeta, sovente sfruttando la manodopera minorile e tenendo generalmente basso il costo del lavoro: ad essi hanno guardato i capitalisti, delocalizzando la produzione. L’assenza di formazioni politiche operaie in grado di arginare questo fenomeno, le politiche di destrutturazione dei diritti e delle tutele operate nel mondo dai governi liberisti di destra e di sinistra nelle ultime decadi, la connivenza sindacale per accordi al ribasso “di resistenza”, ed il rischio concreto di perdere il lavoro a causa della concorrenza di Cina, India, Brasile ed Est Europa, ha portato la classe operaia europea ad accettare un abbassamento dei salari in Europa ed ad un generale arretramento della lotta. La Jugoslavia è stata distrutta a tavolino, così come l’Iraq. L’Africa ha conosciuto il suo periodo rivoluzionario, tra riflussi, contraddizioni e bombardamenti interessati da parte delle ingerenze straniere. Grandi masse di uomini e di donne si sono così spostate, provando a passare da morte certa ad una situazione di, se non altro, sopravvivenza. Di contrasto una parte dell’America Latina, quella Bolivariana facente riferimento a Venezuela e Bolivia, s’è risvegliata, ribellandosi a Zio Sam ed al suo impenetrabile Cortile. Anche l’Argentina, che ha dovuto subire gli effetti della Scuola di Chicago, ha saputo ribellarsi allo strapotere delle Corporations ed oggi è ben avviata verso un futuro migliore. Due ulteriori fenomeni sembrano però essere l’invariante naturale del Secolo: la grande pulizia etnica portata avanti dalle Politiche Sioniste del Governo di Israele ai danni del Popolo della Palestina; la sempre maggiore ingerenza politica della finanza, grande artefice della speculazione finanziaria e deus ex machina della crisi economica planetaria attuale. Salutiamo il grande E.T., un pò invecchiato, ed alle prese come tutti gli anziani con acciacchi e bollette varie, ed adoperiamoci per cambiare questo mondo ormai diventato, per i ceti popolari, un mondo adatto soltanto agli extraterresti milionari.
Francesco Fumarola 

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