gargaPierluigi Bersani oggi ha strombazzato quanto segue: ” Il M5S fa riunioni chiuse e poi vuole lo streaming quando va dal capo dello Stato, secondo un antico e conosciuto leninismo. Sono un cuneo… “Mi organizzo più o meno segretamente e poi approfitto di tutti gli spazi che la borghesia cogliona e capitalista mi offre”: non sono grandissime novità”.

Alcune piccole obiezioni al ragionamento sbrigativo del Segretario del Partito Democratico:

1- fare delle riunioni a porte chiuse non è di per sè sinonimo di niente, men che meno di leninismo, ma vuol dire soltanto che alcune persone o un gruppo di persone vogliono organizzare le loro idee, insieme, lontano da occhi indiscreti. Un pò come hanno fatto tutte le associazioni – politiche, sociali, culturali, economiche – nel corso dei vari capitoli della storia dell’umanità, compreso il PD;

Corollario al punto 1. 
Fare delle riunioni “più o meno segretamente” non è sinonimo di nulla. Quando nella Storia questo è accaduto è perchè evidentemente c’era un regime che non permetteva lo svolgimento di libere riunioni. Anche i “carbonari” risorgimentali si riunivano segretamente. E allora? Se poi per “segretamente” si intende riunioni non ufficiali, non formalizzate, la Politica mondiale ne è piena a pacchi: riunioni non ufficiali si svolgono quotidianamente a sinistra, al centro e a destra, PD compreso. Quando ad esempio si dice “le diplomazie sono al lavoro”, si intende proprio questo.

2- anche qui, fare le riunioni e poi volere lo “streaming” non è sinonimo di nulla, men che meno di leninismo. E’ ricerca della propaganda, anche qui elemento comune ad ogni formazione politica, di sinistra, di centro e di destra. Forse Bersani per “streaming dal capo dello Stato” intende il “Parlamentarismo” – passaggio chiarito subito dopo con “tutti gli spazi che la borghesia cogliona e capitalista mi offre” – ossia si riferisce alla presenza delle comuniste e dei comunisti nell’agone Parlamentare. In verità il leninismo contempla questa eventualità, ma non perchè la borghesia sia cogliona (capitalista senz’altro) – tant’è che quando la borghesia si è sentita minacciata ha ristretto il campo democratico liberale fino a tramutarlo in nazismo e fascismo – quanto perchè il formale liberalismo borghese permette questo tipo di propaganda politica e finchè c’è è utile approfittarne.

Corollario al punto 2. D’altronde la borghesia, proprio perchè cogliona non è per nulla e sa che dal Parlamentarismo non possono che venire rogne, ha ristretto i margini di manovra per i leninisti laddove ha potuto – come ad esempio qui in Italia dove la lotta di classe c’è ma è sbilanciata a favore dei capitalisti- passando da sistemi elettorali proporzionali a sistemi maggioritari. Quindi, per usare la metafora di Bersani, è vero il contrario: non sono i leninisti che cercano “lo streaming” (il Parlamento); ma è la borghesia astuta che ne impedisce la “proiezione”;

3- su cosa sia il leninismo, l’ultima parola spetta a Pierluigi Bersani. Ognuno guardi a casa propria. Al più Bersani può spiegarci cosa significhi – col senno del poi – la locuzione “tradire le masse”

(F.F.)

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