Siamo in una pandemia che porterà ad una contrazione economica più forte della crisi del 2008 ma c’è la possibilità di agire ora per ridurre l’effetto della crisi, ci sono le risorse, non c’è ancora la consapevolezza di tutti per metterle in campo.

Le proposte uscite dalla riunione dell’Eurogruppo del 9/3/20 non sono condivisibili perché rimangono dentro la logica di far pagare agli Stati gli interventi ed aumentare il debito. L’utilizzo del MES e le altre proposte, anche se in un secondo tempo peseranno sui bilanci degli Stati. E le conseguenze le conosciamo, abbiamo visto cosa successe con il Governo Monti o quello che successe in Grecia. Ci sono altre strade che noi vogliamo percorrere. Parliamo dell’intervento della BCE. Parliamo della petizione proposta della Sinistra Europea che sta girando in tutti i Paesi, che dice chiaramente che va sconfitto il neoliberismo e che vi invitiamo a firmare e far girare.

In questi giorni di quarantena in cui tutti spendono belle parole per gli operatori della sanità, si sente dire che poi torneremo alla normalità. Ma se la normalità è quello che abbiamo visto fin qui: privatizzazioni, tagli alla Sanità Pubblica, attacco a tutto quello che di Pubblico è rimasto, diminuzione dei posti letto e dei lavoratori della Sanità Pubblica, attacco ai diritti dei lavoratori, precarietà, appalti e subappalti, aumento delle diseguaglianze con i ricchi sempre più ricchi, noi quella normalità non la rivogliamo.

Si deve aprire ora lo spazio a proposte diverse, che pure da anni andiamo dicendo non ascoltati, come centralità dell’intervento pubblico, risorse alle Sanità Pubblica, redistribuzione della ricchezza.

Come dicevamo le risorse ci sono a partire ad esempio dalla BCE che dovrebbe, come fanno altre Banche Centrali nel mondo, mettere le risorse a disposizione dei Paesi Europei per investimenti nella Sanità Pubblica e nella ricerca, per dare un reddito a tutti quelli che un reddito non hanno o che lo perderanno per questa pandemia, e lanciare un progetto di investimenti pubblici per finanziare un intervento di rinnovamento ecologico della società.

E nel nostro Paese servirebbe una patrimoniale ed una tassazione altamente progressiva per appunto redistribuire la ricchezza. Come andrebbe redistribuito il lavoro con una forte riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario attraverso un uso della tecnologia a nostro vantaggio e non solo del profitto.

In questi giorni in cui stanno cercando di prendere decisioni che segneranno il nostro futuro e quello dell’Europa, dobbiamo far sentire la nostra voce ed invece di fare la guerra tra poveri, di rinchiuderci nei nostri Stati Nazionali, dobbiamo spingere l’Europa a fare una scelta a favore dei popoli e non della finanza e del profitto. Per questo la Sinistra Europea ha lanciato una petizione in tutti i paesi dell’Europa per sommare le firme dei popoli per una proposta che porti il benessere e non la distruzione. Il Partito della Rifondazione Comunista è  parte di una organizzazione politica presente in tutti i paesi dell’Europa e vogliamo muoverci insieme con lo stesso obbiettivo, combattere il neoliberismo.

Una proposta che chiede che la La BCE serva per il bene comune – salute, occupazione, ambiente – e non per la finanza. Dobbiamo agire su tre livelli: combattere la pandemia sostenendo i sistemi sanitari pubblici di ogni paese; assicurare il reddito e l’occupazione dei lavoratori dipendenti, degli artigiani e dei lavoratori autonomi; sostenere il sistema produttivo e avviare una riconversione sociale e ambientale della produzione e dell’economia.

A questo link

https://www.openpetition.eu/petition/online/usiamo-il-denaro-della-bce-per-la-salute-e-non-per-la-finanza-petizione-internazionale

trovate la petizione da firmare e dopo firmata vi invitiamo a farla girare e farla firmare a tante e tanti per aggiungere la nostra voce agli altri popoli europei.

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