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(audio) L’onorevole Dario Franceschini, che in campagna elettorale invitò a boicottare Rivoluzione civile al grido di “chi vota ingroia favorisce Berlusconi”, ora con Berlusconi ci governa insieme. Governa cioè, spalla a spalla, con il caimano nel frattempo diventato pregiudicato. Come se non bastasse, subito dopo il bidone IMU tirato dal Presidente del Consiglio a milioni di inquilini ignari di tutto ma che ora dovranno dividere con i proprietari delle case in cui abitano la stessa vecchia tassa che nel frattempo ha cambiato nome, Franceschini ha candidamente dichiarato un’altra schiocchezza: “a Palazzo Chigi si stanno facendo molte cose di Sinistra”.

Tralasciando il fatto in sé che sia di Sinistra andare a governare con la Destra, meglio ancora se eversiva, diamo fiducia a Franceschini e prendiamo a caso una di queste bellissime “cose di Sinistra”. Come molto bene mette in evidenza Marco Lillo del “Fatto Quotidiano”, una delle conseguenze dell’abolizione mascherata dell’IMU, che esce dalla porta e rientra dalla finestra come tassa-servizi (ServiceTax) su cui i Comuni potranno adoperare le loro leve fiscali, c’è senz’altro l’esenzione di VILLA BRUNETTA, di proprietà dell’ex Ministro berlusconiano, passato alla storia per la ricetta della sua buona pasta e fagioli e per aver confessato ad Enrico Mentana che se non fosse stato scottato dal sacro fuoco della Politica sarebbe stato certamente candidato a vincere il Nobel per l’Economia.

Villa Brunetta, secondo le nuove regole volute da Enrico Letta, ostaggio di Berlusconi, non rientra tra le ville di lusso, le uniche per le quali i super-ricchi dovranno ancora, purtroppo per loro, pagare l’IMU. No, villa Brunetta, è una semplice casa di proprietà, anche se si trova sull’Ardeatina, consta di due piani e, a leggere Lillo, vanterebbe 5bagni, 10 camere, due ripostigli, due cabine armadio, per complessivi 14 vani e mezzo catastali, più una bella piscina circondata da un giardino di 1.300 metri quadrati. Nonostante la piscina, probabilmente perché inferiore agli 80 metri quadrati, questo gioiellino immerso nel verde sarà esente da imposte. Ed in effetti chi di noi non giudicherebbe questo regalo un fatto di Sinistra?

E che dire dell’acquisto scellerato dei cacciabombardieri F35, quando invece al paese servirebbero i canad-air: solo un paio di settimane fa la Sardegna è andata a fuoco ma Letta, invece dell’acqua, poteva sganciarci sopra soltanto qualche tonnellate di bombe: un fatto, come si può notare, anche questo di Sinistra!

C’è poi la stabilizzazione dei precari della scuola: sono oltre 100 mila i precari dell’Istruzione Pubblica, anche se in realtà di Pubblico è rimasto solo il nome visto che per iscrivere a scuola i propri figli si paga e si ottiene in cambio dal Dirigente scolastico la cortesia di comprare la carta igienica perchè non ci sono più soldi nemmeno per… gli acquisti di prima necessità. Letta ha deciso di stabilizzarne 11 mila – la fonte è attendibile: il Coordinamento Precari della Scuola di Roma – poco più di 1 su 10. E’ certamente elemosina di Sinistra, su questo bisogna convenire.

Sul fatto poi che il Governo Letta, ostaggio di un pregiudicato, abbia deciso di potenziare le disponibilità della Cassa Integrazione ma non abbia ancora uno straccio di Piano sul come far ripartire l’economia reale del Paese, la dice lunga sul fatto che l’imminente uscita dal tunnel della crisi, di cui va fiero il giovane Enrico, ci porterà dritti dritti ad abbracciare un muro di cemento armato. Ed anche questa è Sinistra.

Se non facciamo la rivoluzione prima, noi ci risentiamo fra sette giorni

Francesco Fumarola, per Radio Redonda. Buona domenica a tutte e tutti.

fonte: www.radioredonda.it

 

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